Gli organi a canne

Nessuna delle attività dell’AOL sarebbe possibile se non vi fosse la disponibilità, la cordialità, l’impegno e il sostegno dei proprietari degli strumenti, gli organi a canne, sui quali si tengono i concerti, le matinées e tutti gli eventi organizzati dall’AOL.

Gli amici dell’organo di Locarno mettono al primo posto la qualità: per questo motivo gli strumenti su cui si tengono i concerti sono stati scelti con attenzione fra i vari organi della regione. Questo con lo scopo di donare al pubblico e a tutti gli amanti della musica organistica che ci seguono attraverso la rete (le pubblicazioni tratte dai concerti AOL su YouTube hanno nel complesso decine di migliaia di visualizzazioni) la migliore esperienza acustica.

Organo della Parrocchiale di Brione s. Minusio

Maroni (1909) – Colzani (2017) – Colzani (2020)

  • Strumento adatto all’esecuzione di repertorio sinfonico basato sulla scuola organaria romantica francese
  • 34 registri disposti su 30 file: Grand’Organo (14 registri), Recitativo (11 registri), Pedale (9 registri)
  • Trasmissione meccanica per manuali e pedale, elettrica per le unioni e l’inserimento di registri con sequenziatore
Collocato al di sopra del portone di ingresso principale in parte entro cassa lignea del 1909 in stile neoclassico (sezione fonica del Grand’Organo) e in parte nel locale retrostante la cantoria (sezioni foniche del Recitativo e Pedale).
L’attuale Grand’Organo e i registri di Contrabbasso 16’ e Basso 8’ sono stati costruiti nel 1909 da Giorgio Maroni di Varese. Nel 2014 la Colzani Organi s.n.c. di Como ha proceduto al completo smontaggio e restauro dello strumento di Maroni; a questo intervento si è aggiunto un importante ampliamento dello strumento e la ricostruzione della consolle, della meccanica e del somiere del pedale (fino al 2014 a trasmissione pneumatica).
Nel 2020 la Colzani Organi s.n.c. ha nuovamente ampliato l’organo arricchendone le possibilità foniche e il repertorio eseguibile.
Organo della Collegiata di Locarno

Bossi Urbani (1872) – Marzi (1991) – Colzani (2016)

  • Strumento ibrido/eclettico adatto principalmente all’esecuzione di repertorio romantico italiano
  • 42 registri disposti su 52 file: Grand’Organo (19 registri), Organo Espressivo (12 registri), Pedale (11 registri)
  • Trasmissione meccanica per manuali, pedale e unioni, elettropneumatica per l’inserimento di registri
Collocato in cantoria al di sopra del portone di ingresso principale entro cassa lignea addossata alla struttura muraria. L’organo è stato costruito nel 1872 da Adeodato Bossi Urbani di Bergamo e successivamente modificato da Giorgio Maroni di Varese negli anni ‘20 del secolo successivo, il quale aveva aggiunto un secondo manuale (l’organo aveva originariamente una sola tastiera), esteso la pedaliera (che era originariamente dotata di soli 12 note reali) ed applicato la trasmissione pneumatico tubolare. Nel 1991 Italo Marzi di Pogno (Novara) ha ricostruito i somieri, ad eccezione di quello del Maroni per l’Organo Espressivo, la consolle e le trasmissioni dei tasti e dei pedali. Nel 2016 la Colzani Organi s.n.c. ha eseguito una manutenzione straordinaria all’organo rivedendone completamente l’intonazione.
Organo della Parrocchiale di Solduno

Reina (1717) – Colzani (2018) 

  • Strumento fra i più antichi a due tastiere costruiti a Sud delle Alpi
  • 21 registri disposti su 24 file: Grand’Organo (14 registri), Organo Eco (6 registri ricostruiti nel 2018), Pedale (1 registro)
  • Trasmissione integralmente meccanica
  • Prima ottava corta e Grand’Organo perennemente unito al Pedale
Collocato sopra al portale di ingresso principale, entro cassa lignea policroma addossata alla struttura muraria.
Fino all’inizio del XIX secolo l’organo si trovava nella Collegiata di Sant’Antonio a Locarno, per la quale era stato realizzato nel 1712 da Giovanni Battista Reina, organaro comasco allievo di Carlo Prati. Tre anni dopo la costruzione dell’organo, allo stesso Reina venne commissionata l’aggiunta dell’Organo Eco. Il trasferimento dell’organo dalla Collegiata di Locarno alla parrocchiale di Solduno era stato affidato all’organaro Gaspare Chiesa, il quale aveva operato modifiche, asportazioni e integrazioni che sono state tutte accantonate nel corso del restauro, volto a ripristinare l’impianto settecentesco.

L'organaro

La ditta COLZANI ORGANI snc è il risultato della fusione delle esperienze professionali dei due soci Ilic Colzani e Ettore Bastici.

Ilic Colzani ha studiato organaria a Crema svolgendo il suo apprendistato nella stessa città presso Inzoli. Nel 1999 ha aperto il suo laboratorio organario a Villa Guardia, restaurando numerosi strumenti di varie epoche come il Carlo Prati (1650) di Brenzio (CO), l’Andrea Luigi Serassi (1760) di Consiglio di Rumo (CO) e l’organo pneumatico di Marco Enrico Bossi. Nel 2011 viene nominato Vice Presidente dell’Associazione Italiana Organari. È fra gli estensori delle Linee Guida per il Restauro degli Organi Antichi attualmente in fase di elaborazione presso la stessa associazione. Dal 2017 è Presidente dell’Associazione Italiana Organari, ruolo riconfermato nel 2019 fino al 2021 per un secondo mandato.


L’esperienza professionale di Ettore Bastici è iniziata nel 1980 presso la storica ditta Tamburini di Crema, nella quale ha lavorato per quindici anni occupandosi prevalentemente del restauro dei somieri e dei mantici. Prima di lui suo padre, suo nonno e suo bisnonno erano stati occupati presso la stessa azienda. L’esperienza e la passione maturate fin dalla fine dell’800 all’interno della sua famiglia lo hanno spinto dopo 16 anni ad intraprendere un percorso professionale autonomo.

Nel 2020, COLZANI ORGANI è risultata vincitrice del concorso indetto per il restauro del monumentale organo del Duomo di Milano.

Contatti

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